15 maggio 2023
I controlli nei siti prima invasi da Carpobrotus hanno mostrato, da subito, le grandi potenzialità di resilienza della vegetazione naturale.
Il recupero e l'evoluzione di queste comunità è proseguito nel tempo, con lo sviluppo e la fioritura delle leguminose, come Lotus cytisoides (ginestrino delle spiagge), che colonizzando i suoli nudi e arricchendoli di azoto, preparano il terreno per le specie più esigenti. Sulle rocce sta tornando l'habitat 1240 Vegetazione delle scogliere con Limonium sp., come testimonia la presenza sempre maggiore di Crithmum maritimum (finocchietto di mare) e Mesembryanthemum nodiflorum (erba cristallina stretta).
A Punta Eolo, abbondano Helichrysum litoreum (elicriso litoraneo) e Convolvulus lineatus (vilucchio striato) dove prima c'era soprattutto Carpobrotus.
Purtroppo, la mancata autorizzazione alla rimozione di Carpobrotus da parte del Comune per motivi di sicurezza, o da parte dei privati nei loro terreni, ha determinato la permanenza di alcuni nuclei in falesia, che monitoriamo costantemente dal 2016 senza evidenziare espansioni. Lo stesso vale per qualche isolato individuo sfuggito all’eradicazione per le difficili condizioni di lavoro. Il PonDerat continuerà comunque a monitorare la situazione anche nei prossimi anni.
Quanto abbiamo osservato su Ventotene in questi anni e nell’ultimo controllo, la scorsa settimana (9-11 maggio 2023), evidenzia comunque che intervenire sui popolamenti di Carpobrotus per tempo e in modo quasi esclusivamente manuale ha garantito un’ottima e rapida ripresa della vegetazione naturale e ha contribuito alla conservazione degli habitat costieri e delle specie di interesse che essi ospitano, in linea con gli obiettivi del programma LIFE.