L’ailanto è una pianta di origine asiatica, con un elevato potere invasivo. E’ presente sulle isole di Ponza e Ventotene, che sono incluse in zone di protezione speciale (ZPS), ma non fanno parte di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC). Come noto, le ZPS sono istituite a tutela delle specie di uccelli inserite negli allegati della direttiva Uccelli. La rimozione dell’ailanto non avrebbe senso, in quanto non minaccia direttamente le specie di uccelli. In parole povere, l'eradicazione dell'ailanto non era finanziabile con lo strumento utilizzato per il PonDerat. Diverso è stato il caso in cui la specie sia presente in un SIC, come ad esempio nel caso dell’isola di Montecristo, dove la rimozione dell’ailanto è stata ottenuta utilizzando i fondi di un progetto Life.
Pur essendo anch’esse specie aliene, le blatte non minacciano direttamente specie e habitat presenti sulle isole, rimanendo confinate al ristretto ambito urbano di Ventotene e Ponza. Per tale ragione, non sono previsti interventi su di esse, che d’altronde non sarebbero stati giustificabili in un ottica di conservazione di specie e habitat tutelati a livello comunitario. Il personale del progetto, tuttavia, è a disposizione per collaborare ad eventuali proposte operative dei comuni per affrontare un problema direttamente connesso con la salute pubblica.
L’uso dei veleni per il controllo dei roditori (rodenticidi) pone il problema dei rischi per altre specie animali non oggetto dell’intervento.
Il discorso è assai articolato ma, volendo schematizzare, e premesso che i rischi sussistono in occasione di qualunque intervento, è possibile dire che i questi sono piuttosto modesti per alcune specie, inesistenti per altre.
Visto che le esche rodenticide saranno distribuite all’interno di postazioni fisse (erogatori di esche), gli unici rischi riguardano gli animali che si nutrono di roditori, quali rapaci notturni e diurni e carnivori (essenzialmente cani e gatti). I rapaci notturni sono comunque destinati a non rimanere nelle isole prive di ratti, visto che non avrebbero risorse trofiche. Sulla base di quanto rilevato nelle altre isole italiane dove si è intervenuti eradicando i ratti, è possibile affermare che i rapaci diurni (gheppio, pellegrino), nutrendosi in prevalenza di uccelli, insetti o rettili, non avranno impatti significativi.
Le osservazioni effettuate negli interventi su altre isole dimostrano che lucertole e i gechi non mangiano le esche rodenticide.
Per quanto riguarda gli animali domestici, per scongiurare il rischio di incidenti (peraltro mai verificatisi sulle altre isole italiane dove si sono eradicati i ratti), saranno comunque impartite istruzioni sui comportamenti da tenere nei giorni in cui avverrà la distribuzione delle esche.
La tipologia di recinto utilizzato limiterà il movimento solo ad animali di grandi dimensioni come sono i mufloni (e nessuna delle altre specie presenti a Zannone). Inoltre, il recinto sarà posizionato al di fuori della stagione riproduttiva degli uccelli.
La protezione degli ecosistemi e delle specie dalla reinvasione sarà assicurata da un sistema di biosecurity basato sulla messa a dimora, nei porti di partenza e negli approdi delle isole, di contenitori di esche rodenticide, in modo da prevenire l’imbarco e lo sbarco di ratti.