16 settembre 2021
Ecco un bellissimo uccello delle tempeste. È stato recuperato su un traghetto della Tirrenia proveniente dalla Sardegna e attraccato a Civitavecchia. Il “nostro” Sergio, guardiaparco della Regione Lazio e in questo caso volontario per la LIPU Civitavecchia lo ha preso in carico. Vista la apparente difficoltà del soggetto a prendere il volo si è deciso di tenerlo sotto osservazione per un breve periodo per poi liberarlo in alto mare.
Nel Mediterraneo vive una sottospecie endemica dell’uccello delle tempeste (il nome scientifico è Hydrobates pelagicus melitensis). Questa specie nidifica sulle scogliere più inaccessibili e soprattutto in grotte profonde. Le difficoltà che si incontrano nello studio ne fanno una delle specie meno conosciute. Esemplari di questa specie vengono sporadicamente avvistati nell’Arcipelago Ponziano, dove si ritiene che la popolazione sia estinta probabilmente a causa della presenza dei ratti. L’eradicazione di questi predatori arrivati sulle isole a causa dell’azione dell’uomo potrebbe aumentare la probabilità di una nuova colonizzazione delle isole da parte di questo misterioso uccello marino.
Per tornare al protagonista di questa storia, l’uccello recuperato era un giovane nato quest’anno. Potremmo dire che fosse in sovrappeso e un po’ pigro. A parte gli scherzi, spesso i giovani nel nido crescono fino a diventare più pesanti degli adulti. A questo punto i genitori cessano di nutrirli cosicché i giovani presi per fame alla fine sono quasi costretti a prendere il volo. Gli esperti Ispra e Alessia Colle e Francesca Mazia della Lipu hanno quindi deciso di portarlo in alto mare e liberarlo, operazione che ha avuto successo grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Civitavecchia. Un bel finale per un bell’esempio di collaborazione tra tanti enti e tante persone con un unico obiettivo. Ridare la libertà a questo splendido uccello delle tempeste.