11 maggio 2021
Finalmente le falesie di Ventotene e Santo Stefano sono libere dai tappeti soffocanti di Carpobrotus (fico degli Ottentotti). Tanto è stato l'impegno volto a localizzare i popolamenti e a convincere i proprietari dei terreni e giardini, non tutti favorevoli, a rimuovere questa pianta invasiva originaria del Sudafrica, diffusa nel secolo scorso perché ornamentale e ritenuta capace di stabilizzare i versanti. Versanti naturalmente instabili, che hanno creato non pochi problemi nella valutazione di dove poter intervenire e dove evitare, perché la rimozione avrebbe potuto mettere in pericolo il personale coinvolto.
Sapienza, Nemo srl e Geosolution Garfagnana srl hanno lavorato insieme per definire e realizzare gli interventi, la Riserva si è occupata delle autorizzazioni e dei contatti con i ventotenesi, permettendo l'eradicazione lì dove possibile. Il lavoro è stato realizzato cercando di minimizzare gli impatti sulla flora e la fauna locale ed ottimizzare i tempi e i risultati, tenendo conto dell'esigenza di mantenere sempre al primo posto la sicurezza. Per questo vogliamo ringraziare tutto il personale di Geosolution Garfagnana: si sono dimostrati non solo tecnicamente preparati ma anche pronti ad accogliere le nostre richieste di porre la massima attenzione durante le operazioni di eradicazione.
Nei prossimi mesi monitoreremo attentamente l'evoluzione della vegetazione nelle aree di intervento. In autunno è prevista una seconda fase di lavoro sulle falesie per eradicare eventuali piante germogliate in estate.
Nelle aree non di falesia eradicate negli anni scorsi il recupero della vegetazione spontanea è stato rapido e rigoglioso. A Santo Stefano, dove il tappeto di Carpobrotus era molto esteso e denso su ripidi versanti, la ripresa della vegetazione sarà più lenta di quello che abbiamo visto finora, ma le piante spontanee presenti sull'isola forniranno anche stavolta il loro aiuto.