21 settembre 2020
Un po' per la testardaggine e un po' per la capacità di adattamento tipica di chi è abituato a lavorare in campagna con la possibilità di cambiare programmi di continuo senza preavviso, a luglio siamo riusciti a visitare Palmarola. Scoprendo con grande gioia che c'è chi promette e poi mantiene. Sulla spiaggia di San Silverio c'è ancora del Carpobrotus (detto Fico degli Ottentotti) ma una buona metà di quello che avremmo dovuto togliere quest'anno è stato rimosso da alcuni privati che lo avevano piantato nelle loro proprietà. Negli anni passati avevamo avuto modo di parlare direttamente ai proprietari e spiegare che Carpobrotus non è una specie naturalmente presente nei nostri territori ma che, introdotto dall'uomo dal Sudafrica, si è diffuso in gran parte del mondo formando distese monospecifiche che annientano o riducono fortemente la diversità vegetale delle coste. Che siano in California, in Francia, in Portogallo o in Australia, le coste invase da Carpobrotus sono tutte uguali e si perde la cosa più bella di questa terra: la sua diversità. Grazie per aver contribuito alla sua rimozione dall’isola! Tante sono le specie autoctone già pronte per essere coltivate nei giardini e sui terrazzi di Palmarola belle quanto se non più del fico degli Ottentotti, per esempio il papavero giallo Glaucium flavum (papavero giallo), il giglio di mare Pancratium maritimum e finocchio di mare Crithmum maritimum.
I tre giorni in campo ci hanno anche permesso di ripercorrere i passi di Bruno Anzalone, che studiò queste isole più di 40 anni fa, sia a Palmarola (dove abbiamo trovato un magnifico popolamento di Limonium pontium) che a Ponza, che finora era rimasta un po’ ai margini, visto che noi botanici non abbiamo azioni concrete sull'isola.
Il profumo di flammula Clematis flammula che pervadeva tutta l'isola di Ponza (e che non entra in nessuna foto) delicato, dolce e fruttato, gli scorci mozzafiato, l'acqua cristallina, la bella sorpresa a Palmarola e la consapevolezza che anche a Ponza l'invasione di specie vegetali alloctone si potrebbe limitare con poche azioni di contenimento e con una maggiore divulgazione del problema, ci hanno fatto andare in vacanza più sereni...e con tanta voglia di ricominciare!