16 marzo 2020
Questo articolo scientifico, che potete leggere e scaricare con il link che trovate in fondo, discende direttamente dal nostro lavoro sulle isole Ponziane, e mette in luce due aspetti decisamente importanti: l'attenta pianificazione prima dell'intervento e la grande utilità del nostro lavoro per le popolazioni locali.
Infatti, nell'articolo si riportano i risultati delle analisi eseguite sui ratti catturati prima dell'avvio dell'eradicazione, che hanno innanzitutto dimostrato l'assenza di qualunque resistenza ai rodenticidi da parte dei ratti delle isole Ponziane. Questo ci ha permesso di operare utilizzando rodenticidi più "leggeri", cui i ratti erano comunque sensibili, salvaguardando ancora di più le specie non bersaglio e gli animali domestici, che infatti non hanno avuto nessuna conseguenza dall'eradicazione.
Inoltre, un aspetto fondamentale è che si evidenzia, in modo chiaro e inequivocabile, come la fonte della presenza dei ratti sulle isole di Ventotene e Palmarola sia l’isola di Ponza, dalla quale, probabilmente nei secoli scorsi, sono giunti i ratti che hanno dato origine alle attuali popolazioni di entrambe le isole. Meno importante sembra essere stato il flusso di individui dalla terraferma. Questo ci dà indicazioni importanti su come difendere le isole dalla reinvasione, incoraggiandoci a mettere in atto azioni mirate nei porti e nei punti di sbarco.
Infine, nell'articolo è documentata la presenza di diversi patogeni all'interno dei ratti catturati. E' ben noto, infatti, come questi animali siano un pericolo per la salute pubblica, e il lavoro comprova l'importanza della loro rimozione anche in quest'ottica: il progetto, quindi, accanto ai benefici per le specie e per gli habitat, comunque ottenuti, ha permesso di migliorare significativamente anche le condizioni di vita delle comunità residenti sulle isole, riducendo il rischio associato con le zoonosi veicolate dai ratti.
Il tutto con una rilevanza internazionale visto che l'articolo è stato pubblicato su una importante rivista scientifica: Biological Invasions.
In un momento in cui l'umanità è sottoposta ad una minaccia globale, costituita proprio da una zoonosi, ci sembra ancora più importante sottolineare il raggiungimento di questo importante obiettivo.